Nota: dedicata Sergio, mio fratello, per il suo sessantesimo compleanno.
Un altro zero, un giorno importante
Per chi, come noi, ne ha vissute tante
Molti lo dicono tanto per dire
Ma i nostri segni lo danno a vedere
Giorni felici ne abbiam visti tanti
La nostra gioia riflessa dai denti
I giorni bui non ci hanno divisi
Anzi, insieme li abbiam condivisi
Ora sull’orlo d’andare in pensione
Il nostro cervello non sente ragione
Resta il ragazzo, fanciullo discreto
Che non matura, nemmeno in decreto
Pochi lo credono, invidia di molti
Il riso sereno dei nostri volti
Che porta calore a chi ci circonda
E li travolge la nostra onda
Base comune dai nostri avi
Noi non vivremo una vita da schiavi
Perché il cervello, ringrazio il Signore
E’ nostra forza, il nostro fulgore.
Pertanto l’augurio, caro fratello
Di non cambiare, che importa il fardello!
Abbiamo lo spirito dei nostri avi
Gioire col mondo, son queste le chiavi